Luoghi d’Acqua: Il Ceresio e il Tresa tra Italia e Svizzera
Un viaggio tra lago e fiume, dove natura, paesaggi e sentieri si incontrano lungo il confine tra Italia e Svizzera.
Scoprite qui il nostro lago!
Ceresio è... acqua, tempo libero, montagna!
Il Lago Ceresio: un gioiello tra Italia e Svizzera
Il Lago Ceresio, conosciuto anche come Lago di Lugano, è uno specchio d’acqua incastonato tra le montagne prealpine, che si estende tra il Canton Ticino (Svizzera) e la provincia di Varese (Italia). Caratterizzato da una forma articolata, con insenature e promontori suggestivi, il lago offre paesaggi spettacolari in ogni stagione.
Sulle sue rive si alternano vivaci cittadine come Lugano, eleganti borghi svizzeri e località italiane ricche di fascino come Lavena Ponte Tresa, Porto Ceresio e Brusimpiano. Oltre alla bellezza naturale, il Ceresio è un luogo perfetto per attività all’aria aperta: escursioni, gite in barca, sport acquatici e passeggiate panoramiche lo rendono una meta ideale per chi cerca relax, natura e cultura.
Il suo nome deriva probabilmente dal latino "Ceresium", anche se l’origine resta incerta, contribuendo al fascino misterioso di questo lago unico nel suo genere.
L'autorità del Bacino Lacuale Ceresio, Piano e Ghirla insieme al Comune di Lavena Ponte Tresa sta portando avanti un progetto finalizzato alla riqualificazione della sponda lacustre nel territorio comunale.
Il fiume Tresa: il legame naturale tra lago e montagna
Il fiume Tresa è un breve ma suggestivo corso d’acqua che collega il Lago di Lugano (Ceresio) al fiume Ticino, segnando in parte il confine naturale tra Svizzera e Italia. Lungo circa 13 chilometri, attraversa paesaggi verdi e tranquilli, costeggiando località come Lavena Ponte Tresa e offrendo scorci ideali per passeggiate lungo le sue rive.
Nonostante la sua modesta lunghezza, il Tresa è ricco di fascino e rappresenta un importante elemento del paesaggio locale, oltre a svolgere un ruolo chiave nel sistema idrico della regione. Le sue acque limpide e la vegetazione che lo circonda ne fanno una meta apprezzata da chi cerca contatto con la natura, relax e percorsi a piedi o in bicicletta.
Nel 2007 viene costruita un'opera per il reinserimento della Trota marmorata nel bacino del Tresa.