La Belle Époque nel varesino
Prima dell’avvento della Grande guerra anche la borghesia varesina scoprì il piacere della “belle époque” e con essa il gusto della gita fuori città, degli incontri nei foyer dei grandi alberghi dove regnava il conversare e l’ostentazione del benessere, i colori, i manifesti pubblicitari, l’elegante passeggio delle signore con cappellini. Tutti respiravano questo spirito spensierato e positivo con cui si affrontava la vita e con questo spirito affrontavano quasi per gioco il tema dei trasporti, dalla città al Sacro Monte, al Campo dei fiori.
Sul finire del 1800 Varese era già raggiunta da due differenti reti ferroviarie, quella delle Ferrovie Nord e quella della Rete Mediterranea (poi Ferrovie dello Stato dal 1905). Da qui i primi progetti anche per il collegamento del centro di Varese con il Sacro Monte. Tra quelli più rappresentativi vi era un progetto che prevedeva il collegamento di Varese Centro con Velate, nella valle del Vellone, attraverso un tram a cavalli, per poi proseguire fino al Sacro Monte con una funicolare. Un altro progetto prevedeva la realizzazione di una tramvia che, per una lunghezza di oltre 10 chilometri, toccasse la Rasa di Varese per poi salire fino al Sacro Monte e al Campo dei Fiori.
Grandi Alberghi, Teatri e Ville
Nuovi itinerari turistici si schiusero alle sempre più ampie schiere dei viaggiatori, specialmente le due gite al Sacro Monte e al Campo dei Fiori, per raggiungere le quali non c'era altro mezzo che la carrozza o una lunga salita a piedi. Nel 1878 a Varese erano in esercizio oltre una decina di alberghi e locande; i villeggianti, che non possedevano ville o comunque non erano ospiti di private abitazioni, alloggiavano nel corso del periodo estivo in questi alberghi. A partire dalla seconda metà dell’800, Varese realizzò, dunque, grandi opere finalizzate alla valorizzazione turistica, quali l’Ippodromo (unico in Lombardia), il Grand Hotel Excelsior (inaugurato a Casbeno il 1 luglio 1874 - già Villa Recalcati-Morosini e attuale sede della Prefettura e Provincia), il Palace Hotel al Colle Campigli, il Teatro Kursaal, il Grand Hotel al Campo dei Fiori. Quale conseguenza, furono costruite linee tramviarie per collegare la città a queste attrazioni. Nacquero così la linea tramviaria Varese-Prima Cappella (1895) ed il suo prolungamento dalla Prima Cappella a Vellone (1909) per collegarsi alla Funicolare del Sacro Monte (1909); dopo soli due anni si aggiunse la Funicolare del Campo dei Fiori (1911) e la Funicolare del Colle Campigli 1911, prolungamento della tramvia di Masnago realizzata nel 1905.
Ippodromo
Accanto ai grandi alberghi Varese scopriva l’ebbrezza delle puntate ippiche abbracciandone lo spirito. Si andava alle corse come alla gita domenicale fuori porta. Le origini dell'ippodromo di Varese sono lontane e risalgono al 1878. Il 31 gennaio di quell'anno il Conte Gian Pietro Cicogna comunicò al Sindaco di Varese, Dottor Magatti, la costituzione della Società Ippica Varesina. Il primo ippodromo fu costruito nella zona di Casbeno; vi si disputarono corse di trotto e di galoppo. Il Premio Varese, corsa al trotto, chiuse la prima stagione ippica varesina. Nel 1896 l'ippodromo fu trasferito a Masnago, poi, nel 1911, nell'attuale sede delle Bettole dove per qualche anno si tennero anche le corse al trotto. Iniziarono a sorgere i primi allevamenti su iniziativa privata. L'inaugurazione del campo corse segnò anche il ritorno del Premio “Criterium” a Varese e, nel primo decennio del Novecento, il passaggio delle corse al galoppo da spettacolo di élite, quale era inizialmente, a manifestazione di massa. Accanto ai nobili, nelle tribune e nel pesage, presero posto anche gli esponenti della media borghesia e i rappresentanti di quel mondo degli affari che si andava affermando nelle attività industriali e commerciali. Iniziava un nuovo ciclo di attività per l'ippica varesina che s’apriva a nuove prospettive, impostando tutto un concreto programma di sviluppo, avvalendosi del consenso degli Enti Ippici centrali quali l'U.N.I.R.E., il Jockey Club e lo Steeple Chases. Nel 1895, dopo diciassette anni, si ammainò la bandiera sull'ippodromo di Casbeno che chiuse il suo ciclo di gloriosa attività fra il generale rincrescimento. La Società, comunque, di lì a pochi mesi, decise la nomina di una Commissione per la scelta di un'area da destinare a nuovo campo di corse.
Teatro Kursaal
Il Teatro Kursaal fu promosso dalla Società del Kursaal, costituitasi in Varese il 30 aprile 1905. Il progetto fu affidato a Gaetano Moretti; i lavori di costruzione iniziarono nel febbraio del 1906. Il complesso venne inaugurato il 4 settembre 1910 con la contemporanea entrata in esercizio della Funicolare del Colle Campigli, realizzata sotto la direzione dell’ingegnere Giulio Macchi. Il primo intervento dell’architetto Sommaruga al Kursaal risale allo stesso anno 1910, quando insieme al Macchi - con il quale aveva aperto uno studio tecnico in Varese - inoltrò una richiesta (in data 25 agosto) per dar luogo ai lavori di restauro del “preesistente fabbricato del Kursaal ad uso teatro restaurant, salone divertimenti, esposizione, nuovo stand pigeon”. In effetti il 18 settembre 1910 venne inaugurato lo stand per la Società del tiro a volo di Varese, realizzato a tempo di record da Sommaruga e Macchi. Agli altri lavori si sostituì, invece, l'idea di un teatro costruito ex-novo, annesso al Kursaal. II nuovo progetto fu presentato da Sommaruga e Macchi in data 9 marzo 1911 con l'intervento della Società dei Grandi Alberghi Varesini; i lavori, condotti dal capomastro Luigi De Grandi, iniziarono nel luglio dello stesso anno e si conclusero il 2 settembre con l'inaugurazione ufficiale del teatro. L'edificio, con strutture in cemento armato e paramenti esterni (al piano terra in pietra a vista), era collegato alla stazione d'arrivo della funicolare da una pensilina che creava un passaggio coperto. La capienza del teatro era di 700-1000 spettatori; l’apertura del boccascena era di mt. 9,50. Il teatro fu colpito, come tutto il complesso del Kursaal, dal bombardamento aereo del 1945 e non fu più ricostruito.
Palace Grand Hotel. Colle Campigli
In data 12 febbraio 1912 Sommaruga e l'ingegnere Macchi inoltrarono domanda per ottenere il permesso di edificazione di un grande albergo al Colle Campigli a poca distanza dal Kursaal, per conto della Società dei Grandi Alberghi Varesini. La costruzione fu probabilmente condotta dall'impresa De Grandi, che in quegli anni operava stabilmente per lo studio tecnico Sommaruga-Macchi. Il 5 luglio 1913 ebbe luogo l'inaugurazione ufficiale dell'hotel, festeggiata due giorni dopo con un grande ricevimento. L edificio venne realizzato in conformità al progetto, con un piano in meno in altezza e qualche modifica alla copertura e ai profili del tetto. L'albergo era collegato da una pensilina tuttora esistente alla stazione d'arrivo della Funicolare del Colle Campigli. Ancora oggi adibito ad albergo, l'edificio è in buone condizioni conservando all'esterno i ferri battuti e le decorazioni in cemento plastico nonché, all'interno, lo scalone e parte degli ambienti dell’assetto originario.
____________________________________
Informazioni, rielaborazioni, testi… tratti da:
Francesco Ogliari, Tra ruote e binari in Lombardia. Silvana Editoriale. 2005
- Adriano Betti Carboncini, Binari ai Laghi. Ed. ETR. 1992
- Francesco Ogliari, Una stupenda gita in tram, Le tranvie e le funicolari della provincia di Varese. Macchione Editore. Azzate, 1996.